Mio padre Tossani Gino nacque a San Benedetto Val di Sambro il 14 agosto 1911. Primo figlio di Cesare e Adalgisa. Quando aveva 5 anni rimase orfano di madre, era il maggiore di 5 figli. Ha avuto un’infanzia poco felice perchè il padre dovette andare a combattere nella I^ guerra mondiale, e lasciò questi bambini alle sue sorelle e al padre. Come mi ha sempre raccontato ha patito la fame e anche lo zio Alberto, suo fratello, lo ha confermato.
Venuto a Bologna all’età di 10 anni ha fatto mille mestieri. Quando aveva 11 anni ha avuto la difterite, che gli ha lasciato il cuore debole. Ha lavorato 15 anni come tuttofare in Farmacia, dopo andò a fare i liquori da Borghi Ivo.
Nel 1937 si è sposato [con Cecilia Fava, ndr] e, alternando alti e bassi, le nozze sono durate 63 anni.
Poi nel 1956 comprò una latteria e ci ha lavorato fino al 1968. Non contento, fino all’età di 74 anni andò a lavorare dal genero, Pasquini Gino.
Era un tipetto molto buono e ottimista, però se qualcuno gli pestava i piedi si ribellava. Con la mia mamma e con me è sempre stato molto presente e aveva molta gentilezza nei riguardi delle donne, perché rimasto orfano ne ha sentito la mancanza. Quando aveva 70 anni ha avuto una crisi cardiaca che lo ha portato in punto di morte. Gli hanno messo un pacemaker. Con quello diceva che aveva due cuori ed è vissuto ancora 19 anni.
Era una persona amante della vita e non voleva morire.
Maria Clara Tossani
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